da Giovanni Ollino | Nov 18, 2024 | cronache, Cronache Elisabettiane
dal libro “Angeli” di Elisabetta Giudici
ANGELI
Svegliarsi sulla città
essere angeli
fili d’oro
tra spicchi di seta verde:
i prati.
Volare tra cieli
e spazi di mare
e consolare.
Innamorarsi
per una volta
e per sempre
consolare
questo capitolo
di delusioni
e allucinazioni
e turbe
funeste
che è la vita.
E non solo
non fino a quando
angeli:
volare tra spazi
che non iniziano
tempi
che non siano illusi.
Colori dei miei ricordi,
i migliori.
Colori, anche il peggio:
stampo
di tempo
che ostinato – azione, odio –
si ripete.
Come se nulla fosse mai accaduto.
Svegliarmi angelo
sulla città di cenere.
Mondo di carta che scivola via.
Speranze.
Svegliarmi angelo,
non ho mai smesso di amarti.
Amare.
Trovarti: e ricominciare.
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da Giovanni Ollino | Nov 12, 2024 | cronache, Cronache Elisabettiane
da “L’amore inutile” di Elisabetta Giudici
Abito in una soffitta. Così le stelle sono più vicine .
Certe notti le stagioni portano un cielo pieno di stelle , totalizzante.
Certe notti ,anche gli uomini sperano in modo totalizzante e noi,
donne vere amiamo il tutto e tutti in modo totalizzante e cerchiamo
l’amore eterno , o l’amore per l’eternità , che poi è lo stesso.
Mi sono chiesta spesso quale sia la metodica giusta per amare. Forse
una metodica della meditazione ? O forse , come dicevano le nostre
nonne, fuggire ?
Da chi, da cosa ?
Cosa è più dolce e consolatorio che vedere ogni giorno un po’ del tuo
amore totalizzante concretizzarsi, farsi vicino , farsi reale per te ?
Noi donne vere amiamo gli uomini giusti e anche quelli sbagliati in
modo totalizzante, perché nessun uomo è veramente giusto e
nessuno veramente sbagliato , ma perno assoluto di possibilità di
cambiamento. Noi donne che amiamo donando a tutti la possibilità
di migliorare , di diventare migliori. In assoluto e in negativo, noi
donne a volte ci distruggiamo , ci disintegriamo per amore .
Giusto, sbagliato?
Il criterio universale è quello di non far mai del male volontariamente
a nessuno. Se tutti si attenessero un po’ di più a questa logica di vita
universale…l’essenza stessa dell’universo cambierebbe. In meglio. La
vita è più forte della morte, l’amore vince sempre. Sì, tutto vero. Ma
a che prezzo? Chi sono le fate buone che si sacrificano perché
nell’universo le cose non precipitino sempre nell’abisso dell’egoismo,
della distruzione, del male ? C’è una metodica dell’amore ? Un
qualcosa , un limite che ci salva dall’ amare troppo e quindi forse dal
distruggere e dal distruggersi ? La memoria non basta, eppure senza
memoria non c’è convinzione. In assoluto la memoria non è
necessaria per amare: chi ama davvero lo fa senza tener conto di
nulla, senza fare i conti. Ami, e basta . Coerenza: respiro del cuore e
respiro del cervello.
Ami, e sei.
Ami , e preghi .
Ami , e soffri.
Ami e vivi, e ci stai male ; a volte invece ci stai benissimo, nel tuo
ruolo, nella tua pelle. Ma quando la tua pelle diventa quella dell’altro
e non sai più dove stai iniziando tu e dove stia finendo lui o lei…allora
è l’eterno.
Il nulla eterno e il tutto. E’ custodire la memoria del cuore e dello
spirito, perché se io ho bisogno del tuo cuore è perché forse tu mi
hai già rubato il mio….Gratitudine è diffondere la luce del cuore e
questo si chiama anche meraviglia .
Forse c’ è un criterio unico di amore universale : la priorità. E se
dunque ami e ami veramente ,la gratitudine celeste è per l’oggetto
del tuo amore , non solo per te . In altre parole: non può esistere
egoismo in amore , nemmeno quello considerato sano. Amare
significa donare completamente e volere il bene dell’altro, dell’altra.
Ognuno, ogni essere , ogni creatura dell’universo esiste per diventare
altro, migliore , è votato per un progetto più grande , assoluto , che
porterà l’esistenza terrena , quotidiana verso l ‘eterno. Spetta
all’amore illuminare il cammino della ricerca , il perché è la missione
di ogni esistenza , dalla più remota , alla più importante ….Sulla scala
degli esseri, nulla risulta più importante dell’amore, dell’accudire
con zelo amoroso il nostro unico e vero tesoro: lo scopo, la missione
per cui siamo stati creati.
Perché se ti amo davvero voglio che tu sia felice anche senza di me .
Che il tuo sogno , il tuo progetto si realizzi, anche senza di me . Ciò
che conta è amare, sempre. Anche chi ha amato e non crede di
poterlo fare più, in realtà già ha in se stesso un progetto d’amore .
La differenza sta nel desiderare per l’altro più di ciò che si potrebbe
ottenere e caricare di eterno questo tempo limitato che ci è dato di
vivere .
Radici in cielo. Agire, azioni sulla terra. Ali per volare, sempre. Forza
per cambiare, sempre. Dovere per amare, sempre.
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da Giovanni Ollino | Nov 6, 2024 | cronache, Cronache Elisabettiane
dal libro “Per ogni battito del mio cuore” di Elisabetta Giudici
Io che sembravo il film.
Me lo dicevi.
Sempre.
Ma il regista eri tu.
Il profilo di te… nell’aria che respiri.
E a me raccontavi ciò che non dicevi nemmeno a te stesso.
Osavi.
Tu che corri.
Un viaggio in moto. Forse lontano.
Lontano da me.
Amore clandestino nella mia anima, come un vento caldo d’estate che accarezza i pensieri del giorno.
E’ sera.
Una piuma vola nell’aria, da sola.
Sa dove posarsi, dove andare, per quello strano mistero del niente e del tutto che rende questo nostro vivere
quotidiano così eterno.
Se ti fa paura l’eternità è perché speri di fermare il tempo.
Ma non puoi. O forse tu non ci riesci.
Potresti.
Ci sarebbe un modo, l’unico.
Indispensabile, insostituibile. E nessuno te lo può insegnare, ma lo impari comunque.
Nessuno te lo può imporre, ma ti viene naturale.
Se… E se ti lasci andare.
Se ti affidi a chi ti ama, ma ti ama davvero.
E anche Dio.
Non solo ti vuole bene. C’è dell’altro. Ci sono io: Dio ti ha regalato me.
Sono io.
Vivendo, amando.
L’unico modo per fermare il tempo è amare
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da Giovanni Ollino | Ott 29, 2024 | cronache, Cronache Elisabettiane
dal libro “Per ogni battito del mio cuore” di Elisabetta Giudici
Forse la sofferenza di chi come me ama di un amore che non ha scampo è solo una metodologia per trasformare, divenire, cambiare.
Trasformarsi.
E fare sì che anche il dolore più acuto diventi qualcosa d’altro, una fonte generativa di bene, di miglioramento per gli altri.
Gli altri? Gli altri chi?
Tu, amore mio che sei.
Peccatori per amore? Missionari per amore?
E quanto può essere pesante e indefinibile il peccato d’amore?
Sulla croce, sulle infinite e assurde croci del mondo, quanto il peccato d’amore può pesare sulla strada della salvezza?
Il peccato d’amore passa, leggero come le piume degli uccelli del cielo.
Il peccato d’amore se è Amore vero, Amore Assoluto appunto, è amore che dona, amore che consola. E non teme la morte. Esso è eterno, come eterno è il perdono.
Un cielo di stelle
E la tua candela
Bianca
Fiamma che si spegne
Nella notte…
Tu
Accendi di passione
Il tuo cuore, il mio cuore
Così
Perdutamente
Amore.
Gesti memoria ricordo: Noi, Tu…
Teneramente
Eternamente amato,
Amati, abbracciati:
Nell’amore di Dio.
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da Giovanni Ollino | Ott 23, 2024 | cronache, Cronache Elisabettiane
dal libro “Per ogni battito del mio cuore” di Elisabetta Giudici
Spazio
Come
Segmento del tempo
Della
Nostra
Anima.
Pensiero e preghiera.
Poesia e preghiera.
Poesia è
Preghiera.
E’
La totale verità
Del tempo ripetuto
E rimasto:
Essere se stessi per amare.
Amare.
Altrimenti.
Anche.
Anche se poi non sai
L’amore
Cosa sia:
Qualcosa
Che
Resta e resiste.
Sempre e per sempre.
Più grande di noi.
Noi: oltre.
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da Giovanni Ollino | Ott 16, 2024 | cronache, Cronache Elisabettiane
da “L’amore inutile” di Elisabetta Giudici
Fare bene il Bene.
Bene.
Ti sembra poco,
Amico mio?
A me pare il tutto
del senso
o
il senso del tutto.
E non c’era più nulla , non c’è più nulla, ora come allora, solo la nostra amicizia.
La spiaggia, con i rami di palme mossi dal vento.
Potrebbe essere altrove, potrebbe essere qui. E’, mentre da lontano note di violino struggenti che ci graffiano il cuore ci ricordano che il tempo non esiste. O forse non è mai esistito, se il tempo di rivederci è già passato.
“ Si, Witty, domani”
“Ci vediamo”
Perché essere amici, l’amicizia sacra come la intendiamo noi, come noi la viviamo, è l’unico modo per addomesticare il dolore.
E la morte che prima o poi verrà. Se qualcosa dovrà accadere, io sarò più vera, più forte e più sicura, se non sarò totalmente sola, se non saremo soli, in attesa che i nostri ricordi, insieme, ci riportino sulla strada della luna, in una sera, al mare del primo autunno, quando tutto doveva ancora venire.
E non lo sapevamo, non potevamo immaginare.
“Ma tu ci pensi che tra un po’ finiscono le vacanze?”
Sospirone. Profondo dissenso.
“Ricomincia la scuola”
“ Io non ho ancora fatto i compiti”
“ Domani li facciamo insieme, ti aiuto io. Ora non ci pensare, ti aiuto io”
Appunto.
E’ tutto lì il senso della vita. E vale per tutto e tutti, non solo per l’amicizia. Vale per ogni “altro”.
E per un oltre, un al di là delle cose e forse anche di noi stessi: quel ti aiuto io che senza amore non avrebbe senso di esistere. Non ci sarebbe niente senza amare.
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