L’Autore

Giovanni Ollino, nasce nel 1969 a Savona, dove vive da sempre.
Lavora da più di 30 anni in una importante banca italiana, nella quale si occupa prevalentemente di investimenti.
Le sue passioni principali sono la letteratura, il teatro, il cinema e la pittura, con una predilezione particolare per l’arte di inizio ‘900, ricca di movimenti di avanguardia, che hanno rappresentato i turbamenti e le nevrosi dell’uomo moderno, e che trova ancora estremamente attuali.
Ha già auto pubblicato nel 2019 un saggio romanzato su alcuni aspetti della società contemporanea, “L’imbuto della storia”, scritto a quattro mani con un ex collega e amico, ma il suo esordio letterario si può considerare il romanzo autobiografico “Il vento languido del ritorno” del 2020, a cui l’anno successivo sono seguiti la piece teatrale ‘Una vita davanti”, avente come argomento il destino, e un altro libro dal titolo “La notte di Babilonia”, stavolta fatto di racconti brevi uniti dal tema dell’incomunicabilità, anche questo ideato insieme ad un caro amico.

Le strade che ho percorso

Ho percorso tante strade
lastricate di buone intenzioni,
cercando un senso e
impegnandomi affannato,
come ognuno di noi correndo
in questa esistenza dimessa.

Ma erano tutte viuzze secondarie
quelle che ho seguito tenace,
piccoli viottoli sfocianti nel nulla
con ciottolati spesso traballanti,
vetuste stradine strette e oscure
compresse tra file di case anonime,
con odori acri e mal illuminate,
inondate da erbacce accartocciate,
dove la speranza non è mai passata.

Ho sempre rifuggito le agorà,
le belle piazze coi monumenti famosi
contornate da platani in fiore,
popolate a frotte da gente allegra
festosamente brulicante
e vocianti bambini spensierati,
dove la vita scorre serena
e il tempo passa veloce e lieve.

 

Adesso che il giorno volge al termine,
mi rivedo lungo angusti sentieri
e capisco che mi hanno portato
alla desolata solitudine,
con unici compagni fedeli
la rinuncia e il rimpianto.

Vorrei almeno una volta entrare
elegantemente in pompa magna
nel viale principale della vita,
dove si tengono feste sfarzose
e assaporare i frutti dei mercanti
carichi di spezie colorate
con afrori variegati, e il sole splendente
che benedice il nuovo giorno.

Devo finalmente addentare l’esistenza
prima che cali la notte,
il tempo si riprenda i tesori che
mi ha donato, e il pendolo del destino
batta gli ultimi gravi rintocchi.

Opere in primo piano

poetica del contrario - libro

   La poetica del contrario

  Edizione 2024, brossura
  56 pagine, Italiano
  Poesie

   ISBN 979-12-210-7439-0

 

Questa silloge è allo stesso tempo una raccolta di poesie e un tentativo di innovazione in ambito poetico, con l’obiettivo di rendere attuale e viva una forma d’arte spesso ormai avvertita come desueta e superata.

Quella che segue è, in tal senso, una personale dichiarazione di intenti, che a molti potrà apparire velleitaria, ma nella quale credo profondamente, e su cui ho riflettuto per molto tempo; spero quindi che questa opera non sia vista come un eccesso di supponenza da parte di un autore peraltro sconosciuto, ma piuttosto come un modesto, e spero originale, contributo ad una espressione artistica che amo profondamente.
Il primo obiettivo di un poeta, a mio avviso, deve essere quello di rappresentare la realtà in cui si trova, senza rinunciare a parlare dei temi fondamentali della vita, che da sempre appassionano e ispirano nella loro ricerca artisti e pensatori.

La nuova poesia deve parlare delle tensioni dell’uomo moderno, della sua mancanza di ideali e speranze, della sua estraneità rispetto ad un pianeta in lento disfacimento, afflitto da egoismi, guerre e ingiustizie.
Deve esprimere con efficacia la caoticità della realtà, l’impossibilità di descriverla in senso compiuto e preciso.
Deve urlare le contraddizioni della società, illustrando il sentimento del contrario.
Deve illuminare il buio della mediocrità quotidiana con lampi violenti di poesia iconoclasta e irriverente.

 

L’impero dei colori

Edizione 2024, colori – brossura
102 pagine, Italiano
Poesie

ISBN 979-12-210-4545-1

 

I colori, evocati nel titolo, fanno parte della nostra vita, rendendola spesso più lieve e affascinante: tanti artisti li hanno utilizzati per creare capolavori assoluti, e insieme far riflettere chi li osserva.
Sono sempre rimasto estasiato dalla genialità di alcuni pittori, sviluppando una vera adorazione per determinati movimenti artistici, soprattutto le avanguardie del ‘900, ancora oggi attuali per le tematiche universali e senza tempo. Questa raccolta di poesie è un omaggio al loro estro e alla loro tecnica sublime, in cui, con la suggestione dei versi e la musicalità delle parole, ho tentato di emulare la bellezza impareggiabile dei quadri.

Il tutto unito da una trama sospesa a metà tra sogno e realtà, governata da una fantasia sfrenata, lasciata libera di spaziare al di là di ogni convenzione.

Libecciata

(poesia estratta dal libro)

Sibila, sbuffa, scompagina, 
il burrascoso libeccio,
condottiero veemente,
capriccioso padrone dell’etere, 
venuto da deserti remoti
a conquistare i nostri placidi lidi,
con le sue possenti armate invisibili. 

Spira impetuoso sulla costa argentea, 
striata di ghiaia e polveri aeree, 
sobillando il mare limaccioso, 
in un perpetuo moto tersicoreo, 
sotto l’azzurro pastello della cupola celeste. 

Se l’erica arruffata dalle raffiche madide
si contorce libera sul litorale incolto, 
decorato di cremisi e cinabro, 
la sventurata tamerice smeraldina
è piegata dalla lotta con le folate sferzanti, 
e si abbarbica frenetica
allo spicchio di terreno rimasto, 
come gli uomini nella loro battaglia quotidiana, 
per non essere spazzati via dagli eventi, 
alla ricerca di una radice che li ancori.

Emilia Bruzzone

La rivisitazione dei dipinti e l’impatto sul libro.

Emilia Bruzzone, pittrice e restauratrice, attualmente lavora nell’ambito delle Belle Arti come restauratrice. Per l’essenza del libro e delle poesie stesse era necessario affiancare il concetto evocativo dei quadri di artisti famosi, per questo le sue reinterpretazioni sono state un contributo unico all’opera.

 Opere

Questa silloge è allo stesso tempo una raccolta di poesie e un tentativo di innovazione in ambito poetico, per rendere viva una forma d’arte spesso ormai avvertita come desueta e superata.

La poetica del contrario

2024, brossura poesie, 56 pagine, colore formato A5, ISBN 979-12-210-7439-0

leggi la sinossi...

Questa silloge è allo stesso tempo una raccolta di poesie e un tentativo di innovazione in ambito poetico, con l’obiettivo di rendere attuale e viva una forma d’arte spesso ormai avvertita come desueta e superata.

Quella che segue è, in tal senso, una personale dichiarazione di intenti, che a molti potrà apparire velleitaria, ma nella quale credo profondamente, e su cui ho riflettuto per molto tempo; spero quindi che questa opera non sia vista come un eccesso di supponenza da parte di un autore peraltro sconosciuto, ma piuttosto come un modesto, e spero originale, contributo ad una espressione artistica che amo profondamente.
Il primo obiettivo di un poeta, a mio avviso, deve essere quello di rappresentare la realtà in cui si trova, senza rinunciare a parlare dei temi fondamentali della vita, che da sempre appassionano e ispirano nella loro ricerca artisti e pensatori.

La nuova poesia deve parlare delle tensioni dell’uomo moderno, della sua mancanza di ideali e speranze, della sua estraneità rispetto ad un pianeta in lento disfacimento, afflitto da egoismi, guerre e ingiustizie.
Deve esprimere con efficacia la caoticità della realtà, l’impossibilità di descriverla in senso compiuto e preciso.
Deve urlare le contraddizioni della società, illustrando il sentimento del contrario.
Deve illuminare il buio della mediocrità quotidiana con lampi violenti di poesia iconoclasta e irriverente. 

Una raccolta di poesie che percorre tutto il ‘900 attraverso i colori di quadri evocativi.

L'impero dei colori

2024, brossura poesie, 102 pagine, colore formato A5, ISBN 979-12-210-4545-1

leggi la sinossi...

I colori, evocati nel titolo, fanno parte della nostra vita, rendendola spesso più lieve e affascinante: tanti artisti li hanno utilizzati per creare capolavori assoluti, e insieme far riflettere chi li osserva.
Sono sempre rimasto estasiato dalla genialità di alcuni pittori, sviluppando una vera adorazione per determinati movimenti artistici, soprattutto le avanguardie del ‘900, ancora oggi attuali per le tematiche universali e senza tempo. Questa raccolta di poesie è un omaggio al loro estro e alla loro tecnica sublime, in cui, con la suggestione dei versi e la musicalità delle parole, ho tentato di emulare la bellezza impareggiabile dei quadri.
Il tutto unito da una trama sospesa a metà tra sogno e realtà, governata da una fantasia sfrenata, lasciata libera di spaziare al di là di ogni convenzione.

 

Un romanzo sul viaggio della vita, tra racconto, sogno, incanto e quotidiano.

Il vento languido del ritorno

2021, brossura Romanzo, 102 pagine, bianco e nero A5, ISBN 979-12-200-9458-0

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Quante volte ci è capitato di pensare che la vita è un mistero inestricabile?
Le nostre storie si susseguono spesso senza un filo logico, e anche se proviamo a dargli un senso, esso risulta imperscrutabile: ci muoviamo come in un labirinto, in cui cerchiamo la giusta via districandoci a tentoni, e compiendo continuamente errori, pur senza volerlo.
Il romanzo ripercorre nella prima parte i ricordi, spesso mitizzati, del protagonista, sviscerando i problemi affrontati e le nevrosi che lo hanno afflitto.
Attraverso alterne fortune e imprevedibili colpi di scena, egli cerca poi di arrivare ad un approdo logico del proprio percorso, nel tentativo di recuperare il tempo perso e spesso sprecato, in una strenua lotta contro un destino che pare già scritto, con un continuo gioco di vari livelli temporali e stili.

Si passa così dal romanzo classico, al teatro, alla poesia, in un caleidoscopio di scritture diverse, che si alternano e si sovrappongono per cercare di rendere la caoticità del quotidiano, continuamente sospeso tra realtà e sogno, tra pathos e recita nei rapporti umani.

Il titolo evoca il simbolo del libro, quel viaggio nei ricordi che tante volte è ritornato alla mente del protagonista nel corso degli anni, e che sempre lo accompagnerà.

un romanzo sulla difficoltà della comunicazione

La notte di Babilonia

2022, brossura Romanzo, 112 pagine, bianco e nero A5, ISBN 979-12-200-9458-0

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Quante volte abbiamo pensato che non riusciamo proprio a comunicare con il nostro prossimo?

L’incomunicabilità: uno dei mali della società, tante volte trattata da artisti di ogni genere in vari campi, per di più ai nostri giorni acuita dall’eccesso di tecnologia, spesso soverchiante rispetto all’approccio umano.
Il libro tratta l’argomento con una serie di racconti scritti alternativamente da due diversi autori, amici di lunga data e colleghi, che rappresentano in modo a volte visionario, in certi casi surreale, a tratti persino metafisico, il malessere che pervade l’uomo e le sue difficoltà di espressione.

Il titolo evoca il simbolo del libro riportato in copertina, quella torre di Babele di cui narra la Bibbia nell’episodio della Genesi: all’epoca gli uomini parlavano tutti la medesima lingua, e vollero arrivare al cielo per non essere dispersi su tutta la terra, come Dio aveva loro comandato. Ma Dio li punì per la loro sfida, facendo in modo che parlassero lingue diverse e non riuscissero più a comprendersi tra di loro.
E’ una efficace metafora del tema conduttore di questo libro, l’impossibilità di comprendere e farci comprendere appieno dagli altri.