dal libro “Angeli” di Elisabetta Giudici

ANGELI

Svegliarsi sulla città

essere angeli

fili d’oro

tra spicchi di seta verde:

i prati.

Volare tra cieli

e spazi di mare

e consolare.

Innamorarsi

per una volta

e per sempre

consolare

questo capitolo

di delusioni

e allucinazioni

e turbe

funeste

che è la vita.

E non solo

non fino a quando

angeli:

volare tra spazi

che non iniziano

tempi

che non siano illusi.

Colori dei miei ricordi,

i migliori.

Colori, anche il peggio:

stampo

di tempo

che ostinato – azione, odio –

si ripete.

Come se nulla fosse mai accaduto.

Svegliarmi angelo

sulla città di cenere.

Mondo di carta che scivola via.

Speranze.

Svegliarmi angelo,

non ho mai smesso di amarti.

Amare.

Trovarti: e ricominciare.

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