dal libro “Per ogni battito del mio cuore” di Elisabetta Giudici

Io che sembravo il film.

Me lo dicevi.

Sempre.

Ma il regista eri tu.

Il profilo di te… nell’aria che respiri.

E a me raccontavi ciò che non dicevi nemmeno a te stesso.

Osavi.

Tu che corri.

Un viaggio in moto. Forse lontano.

Lontano da me.

Amore clandestino nella mia anima, come un vento caldo d’estate che accarezza i pensieri del giorno.

E’ sera.

Una piuma vola nell’aria, da sola.

Sa dove posarsi, dove andare, per quello strano mistero del niente e del tutto che rende questo nostro vivere

quotidiano così eterno.

Se ti fa paura l’eternità è perché speri di fermare il tempo.

Ma non puoi. O forse tu non ci riesci.

Potresti.

Ci sarebbe un modo, l’unico.

Indispensabile, insostituibile. E nessuno te lo può insegnare, ma lo impari comunque.

Nessuno te lo può imporre, ma ti viene naturale.

Se… E se ti lasci andare.

Se ti affidi a chi ti ama, ma ti ama davvero.

E anche Dio.

Non solo ti vuole bene. C’è dell’altro. Ci sono io: Dio ti ha regalato me.

Sono io.

Vivendo, amando.

L’unico modo per fermare il tempo è amare

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