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GRAZIE!
Desideravo ringraziare tutti per il grande successo che avete riservato al mio piccolo sondaggio in merito al primo racconto, per il quale Vi chiedevo un voto sintetico. Avete risposto veramente in tantissimi, ed eventualmente i pochi che non hanno ancora avuto il tempo di dare un riscontro, possono farlo scrivendomi.
E infine vi svelo il voto medio ricevuto:
8,94
… Troppo buoni, grazie ancora e buona lettura del secondo racconto…
LA TECNOLOGIA DIVINA
La tecnologia, sempre più potente e onnisciente, sta inesorabilmente assurgendo a nuova religione: un totem ormai da adorare, senza alcuna possibilità di contestazione, e quindi per sua stessa definizione infallibile, soverchiante sulle nostre esistenze, ed estremamente presente, se non invasivo, nell’ambito della quotidianità.
Questo nuovo credo iper-tecnologico ha adottato l’uso di cellulari e personal computer al posto delle chiese, con gli influencer a sostituire i sacerdoti.
Tale fenomeno probabilmente è favorito anche dalla crisi delle religioni tradizionali, in molti casi superate dalla secolarizzazione della nostra società, e afflitte dai problemi che le strutture ecclesiastiche devono attualmente affrontare, in termini di sempre minori vocazioni e scarsa frequentazione dei fedeli, il tutto unito alla caduta di molti dogmi.
E’ una dottrina di facile consumo, orientata al soddisfacimento immediato dei bisogni, senza profondità e radici storiche, vive nell’attimo attuale, e il giorno dopo è già aggiornata da altra tecnologia ancora più potente ed ossessiva, sino a creare una sua personale dittatura sulle menti dei propri adepti.
I casi, soprattutto di ragazzi, convertiti alle chiese dei social network, con tanto di riti esoterici di iniziazione via web, sono sempre più frequenti e bizzarri.
Ad esempio, i seguaci del nuovo credo chiamato “HJKYWooooo/xxxxXXX@ ZZZ_BEAST.100101010110011001“ cantano salmi sotto forma di codici binari formati soltanto dalle cifre 0 e 1, meditano e pregano stringendo il cellulare come strumento di culto, si inginocchiano in adorazione davanti ai computer, e credono nell’avvento prossimo di una nuova divinità: essa sarà un individuo nato dall’unione tra uomo e macchina, con poteri e intelligenza illimitatamente superiori a quelli di qualunque essere umano; tale entità suprema li libererà definitivamente dalle ristrettezze e miserie della civiltà attuale, facendoli ascendere ad un nuovo grado di consapevolezza.
Queste promesse di felicità ed estasi future, sono però tutte limitate alla presenza su questa terra, non essendo previsto dalle attuali tecnoreligioni un aldilà, con un premio per chi si è comportato bene in vita, per cui si occupano in realtà del corpo più che dell’anima.
A proposito di eccessi di fanatismo, ha destato recentemente perplessità e clamore il sacrificio di un centinaio di giovani appartenenti alla confessione dei “Santi Internettiani”, i quali hanno digiunato per settimane sino alla morte, allo scopo di purificarsi dai peccati umani e chiedere il perdono per chi non crede nella perfezione della tecnologia, confidando che l’arrivo del nuovo Dio virtuale fosse ormai imminente, indotti a questo da un blog molto seguito, poi rivelatosi gestito da una persona psicolabile che si firmava “Il messia digitale”.
Tragica e amarissima storia quella di questi ragazzi, quasi tutti provenienti da famiglie agiate, i quali, manipolati a distanza da un santone molto noto sul web, hanno prima costituito una comune per applicare nella loro vita i deliranti dettami della religione da questi imposta, consistenti in privazioni di ogni tipo e sacrifici autolesionistici sull’altare dell’adorazione per il potere di internet, e infine sono arrivati al suicidio collettivo, nell’attesa di un Salvatore tecnologico che non poteva manifestarsi.
Insomma, un genere di religiosità estremamente totalizzante, e in alcuni casi anche parecchio pericolosa, soprattutto per le menti più deboli e manipolabili, che spesso scaturisce dall’eccesso di tecnologia nelle nostre vite: sarebbe opportuno un ritorno a valori più strettamente connessi all’essere umano, in tutte le sue forme e manifestazioni!
(articolo prodotto da un programma di INTELLIGENZA ARTIFICIALE)