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La seguente conclusione del testo teatrale è dedicata al caro amico Luca Grillotti, che ci ha prematuramente lasciati questa settimana, e di cui oggi siamo purtroppo costretti a celebrare l’ultimo saluto; mai come in questo momento il tema del destino – fulcro dominante di tutto la vicenda descritta in questa piece – è evidente e crudele, nella sfortunata circostanza che ci ha privati del sorriso contagioso di Luca.
In tutti quelli che lo hanno conosciuto ha lasciato un grande ricordo, di persona onesta e leale, oltre che molto intelligente, e penso che, in fondo, questa sia la cosa migliore che un uomo possa fare nella sua vita.
Ciao Luca, fai un buon viaggio tra le tue montagne, e giunga un abbraccio da parte mia a tutta la famiglia, vi sarò sempre vicino.
Ultima scena: la madre lavora in casa, si occupa delle faccende domestiche mentre il figlio è adagiato pigramente nel letto, lei gli parla, e lui risponde a monosillabi, lei allora lo rimprovera perché lui non fa niente da giorni, e sta quasi sempre accasciato sul letto a guardare il soffitto, ma lui non replica quasi.
Ad un certo punto, suonano alla porta di casa loro e la madre va ad aprire:
entra a sorpresa l’uomo che nella scena del labirinto era l’amante di Sibilla, con una borsa ventiquattr’ore in mano.
Amante: Buon giorno signora, sono dell’assicurazione.
Madre: Buon giorno, mi dica.
Amante: Ecco, vi eravate sentiti con il mio principale; se ricorda sono venuto a farvi firmare i documenti per la liquidazione della polizza vita di suo marito.
Madre: Ma certo, è vero, mi scusi, ma con tutto quello che ci è successo recentemente, mi ero dimenticata che sarebbe passato oggi: è tutto a posto con la pratica?
Amante: Sì, sì, stia tranquilla, tutto fatto. Dovete solo firmare la quietanza lei e suo figlio, cioè i due eredi, ed entro la settimana prossima riceverete la cifra inerente la liquidazione della polizza sul vostro conto corrente. (tira fuori un foglio compilato e una penna)
Madre: Bene, venga, si accomodi, la prego. Io dove devo firmare?
Amante: Qui in fondo, basta una sua firma e poi quella di suo figlio accanto.
Madre: Va bene, ecco fatto (firma). Ora lo chiamo subito. Ennio! Ennio, vieni, c’è l’impiegato dell’assicurazione per le pratiche della successione, vieni a mettere una firma.
Ennio (alzandosi dal letto a fatica): Va bene, arrivo. Eccomi qua.
Amante: Buongiorno, piacere. (gli porge la mano)
Ennio gli stringe la mano, ma quando lo guarda in faccia ha un sobbalzo, e non profferisce parola.
Madre: Su, non stare lì impalato, devi firmare il modulo anche tu: il signore è venuto apposta per questo!
Ennio, senza smettere di guardare il suo rivale con estremo odio, firma il modulo. L’altro uomo fa finta di nulla, pur essendo a disagio visto l’atteggiamento del giovane.
Madre: Allora, siamo a posto?
Amante: Sì, per la successione sì.
Infine, ho un ultimo compito da portare a termine: il mio principale ha provato più volte a mettersi in contatto con suo figlio in merito ad una comunicazione che doveva inoltrargli, ma poi, saputo che io dovevo venire da voi, ne ha approfittato per lasciare a me tale messaggio.
Madre: Ah si? Ma di cosa si tratta? (poi rivolta al figlio) Caro, ma tu non ne sai nulla?
Ennio (sempre incurante di quello che dicono, e concentrato sul prossimo amante di Sibilla): No, non so di cosa possa trattarsi.
Amante: Non saprei dire, ho semplicemente da consegnarle questa busta a lei indirizzata. Ecco, prego. (la dà al giovane, che continua a guardarlo con odio; a questo punto, visto l’atteggiamento ostile, l’uomo, sempre più imbarazzato, conferma di aver adempiuto a tutti i suoi compiti e si accomiata, con la madre che lo ringrazia sentitamente per la sua solerzia.)
Madre: Certo, però che potevi essere più educato con quel signore tanto gentile. Si è scomodato a venire qui per farci firmare tutto! Ma allora non la apri la busta, non sei curioso?
Ennio: Non mi interessa, sarà della semplice pubblicità di qualche loro prodotto; sapendo che siamo clienti da una vita, e papà non c’è più, vorranno appiopparmi qualche altra cosa per incrementare il loro utile e sostituire la polizza riscattata. Poi la apro, non ti preoccupare.
E torna a buttarsi sul letto, con la lettera in mano.
A questo punto la madre, borbottando per lo strano comportamento del figlio, e scuotendo la testa contrariata, rinuncia a discutere ed esce di scena.
Ennio, sdraiato sul letto, dice fra sé e sé: Ma possibile che fosse veramente quell’uomo? Eppure io l’ho osservato bene, era identico in tutto e per tutto all’ipotetico amante di Sibilla, quello del labirinto…Ma ora che cosa diavolo vorrà significare quest’altro mistero? Quando mi libererò da questo sortilegio?
Dopo di che guarda la lettera per un po’, poi la apre distrattamente, e la legge con noncuranza.
Ennio: In merito alla sua richiesta di assunzione, siamo lieti di comunicarle che le sue caratteristiche e competenze corrispondono ai nostri interessi nell’ambito della ricerca di personale che stiamo effettuando, e la invitiamo pertanto a recarsi presso i nostri uffici lunedì 27 corrente mese per un colloquio con il responsabile del personale…
Ma chi diavolo è che mi scrive? Io non ho mai avanzato nessuna richiesta di assunzione…Deve esserci un equivoco…Avranno sbagliato persona.
Lascia cadere la lettera senza alcun interesse, ma resta pensoso; poi la riprende in mano.
Ennio: Ma è il responsabile dell’assicurazione! Ora ricordo: gli avevo inviato una domanda di assunzione per gioco mesi fa, in procinto di laurearmi, soltanto per vedere se mi avrebbero mai risposto: e ora loro mi vogliono assumere, senza che io abbia nemmeno dovuto fare alcuno sforzo!
Ahahahah! Ma certo, è ovvio. Del resto, era destino… Un luminoso futuro da assicuratore! Diventerò ricco e potente, avrò una bella casa, una macchina lussuosa, e soprattutto…Sì, soprattutto dei grandi amici tra i miei colleghi!
Uno l’ho appena conosciuto: sarà un fido collaboratore sul lavoro, e inoltre avrà persino il piacere di intrattenere la mia signora nel privato, in modo che lei abbia un diversivo nei giorni in cui si stanca del sottoscritto! Una bella comodità a ben pensarci!
E’ tutto combinato e amalgamato in un incastro perfetto…
E per il resto la mia vita è in discesa: la donna che amo è pronta a sposarmi e a rendermi felice; pazienza per i figli, ma in fondo non si può aver tutto…
Sono veramente un uomo fortunato, non posso chiedere niente di più al Fato!
Mi arrendo Destino, hai vinto tu, che sia di me quello che hai deciso, d’ora innanzi sarò per sempre un tuo obbediente servitore!
A questo punto si mette a ridere senza ritegno, in modo sguaiato e sempre più forte, mentre si contorce; il riso alla fine si confonde quasi con il pianto, in un finale parossistico.
Contemporaneamente si risente la solita musica, che crea un collegamento tra le profezie e la realtà, il destino si sta compiendo pienamente.
Rientrano allora in scena insieme la madre e la fidanzata, che si tengono abbracciate, e lo guardano, prima un po’ stupite e preoccupate per la reazione che sta avendo, ma poi rassicurate, quando vedono la lettera, che lui ha lasciato cadere per terra: la mamma la legge e la fa leggere a Sibilla; alla fine entrambe sorridono più serene e si incamminano fuori dalla scena, lasciandolo solo, mentre lui continua a ridere e piangere contemporaneamente a squarciagola, sempre più alienato dal contesto che lo circonda.
Sipario
FINE